Il posizionamento di un sito nei motori di ricerca è una cosa seria! Non sto parlando prettamente di attività SEO, di cui ho una visione più umanistica rispetto ad alcuni approcci operativi, ma esplicitamente della posizione che un sito possiede all’interno della classica SERP di Google. Sostengo da sempre in maniera energica che un sito Web, ma in generale il Web marketing, ha il solo obiettivo della conversione. Sono assolutamente convinto che l’unica cosa che davvero conta per un’azienda che investe un budget nelle attività di promozione online (commerciale, ma non solo), sia trovare potenziali clienti nel Web da trasformare successivamente in clienti, e quindi essere più in alto in classica aiuta molto.

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Cosa sono i 200 fattori di ranking

I leggendari fattori di ranking che Google ha “suggerito” di seguire ai vari addetti alla SEO negli anni, sono linee guida per posizionare al meglio un sito all’interno della SERP del motore di ricerca. Sono quindi indicazioni, best practice, (più o meno) importanti su come un sito debba essere ottimizzato per favorire la “digestione” da parte dello spider del motore di ricerca.

Cercando online si possono trovare moltissimi siti specializzati che presentano questo elenco aggiornato secondo le disposizioni di Google. Ti segnalo l’elenco di Brian Dean di Backlinko che ha preparato (e mantiene aggiornata) una lista davvero ben fatta dei 200 fattori di ranking di Google.

Queste “linee guida per nerd” sono suddivise per argomenti in relazione a:

I fattori di ranking SEO più importanti

Qui di seguito presento una sintesi critica dei più importanti fattori di ranking SEO presentati da Backlinko nel suo articolo.

Dominio

  1. L’importanza dell’età del dominio;
  2. L’utilità di un dominio con la parola chiave principale (meglio se inizia con la parola chiave);
  3. La storia del dominio.

Ottimizzazione pagina

  1. Parola chiave nel titolo H1 della pagina (meglio se inizia con la parola chiave);
  2. Parola chiave nella page description;
  3. Lunghezza del contenuto;
  4. Indice degli argomenti;
  5. Frequenza della parola chiave principale;
  6. Utilizzo di Latent Semantic Indexing Keywords (LSI);
  7. Velocità di caricamento della pagina;
  8. Implementazione tecnologia AMP;
  9. Contenuto originale (non duplicato);
  10. Impostazione Rel=Canonical;
  11. Ottimizzazione delle immagini;
  12. Frequenza di aggiornamento della pagina (attualità del suo contenuto);
  13. Utilizzo titoli H2, H3, H4 (gerarchia);
  14. Link esterni verso siti autorevoli e in target (senza eccedere);
  15. Contenuto originale e grammaticamente corretto;
  16. Ottimizzazione mobile;
  17. Utilizzo di contenuti multimediali;
  18. Link interni verso contenuti pertinenti;
  19. Controllo dei broken link;
  20. Utilizzo “parsimonioso” dei link con affiliazione;
  21. Assenza di errori HTML/W3C;
  22. URL sintetico (con parola chiave);
  23. Utilizzo delle categorie;
  24. Utilizzo di elenchi puntati/numerati;
  25. Età della pagina;
  26. Esperienza utente (UX).

Struttura del sito

  1. Contenuti di valore (sito di riferimento);
  2. Contatto diretto facilitato;
  3. Presenza della sitemap;
  4. Struttura gerarchica ramificata (siloing);
  5. Qualità servizio hosting;
  6. Presenza certificato SSL;
  7. Contenuti istituzionali (es. “Condizioni”, “Privacy” …);
  8. Presenza breadcrump;
  9. Presenza di testimonianze;
  10. Eccessivo utilizzo dei redirect;
  11. Implementazione Schema.org;
  12. Backlink di bassa qualità (es. da forum).

Esperienza Utente

  1. CTR alto;
  2. Frequenza di rimbalzo bassa;
  3. Traffico diretto;
  4. Traffico ripetuto (con gli stessi utenti).

Best practice di Google

  1. Implementazione Snippet in evidenza (Featured Snippets);
  2. Geo-localizzazione.

Segnali del Brand

  1. Brand presente nell’anchor text dei backlinks;
  2. Ricerche con parole chiave + brand.

On-Site (da evitare)

  1. Utilizzo di pop-up (non ottimizzati);
  2. Implementazione eccessiva di Ads;
  3. Contenuti nascosti.

Off-Site (da evitare)

  1. Sito hackerato.

200 Google Ranking Factor: conclusioni

In conclusione, questa è solo un lista, un promemoria su cui articolare una strategia SEO. Le macro-categorie davvero importanti sono:

  • Referring domains (vs backlinks);
  • CTR organico (naturale);
  • Autorevolezza del dominio;
  • Mobile Experience + User Experience;
  • Tempo di permanenza (Dwell time);
  • Numero di backlinks (di valore);
  • Contenuti di valore;
  • Ottimizzazione on-page.

Spero che questo articolo sia utile per la crescita del tuo business. ????

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