In un momento di difficoltà come quello che stiamo vivendo in questo periodo, spesso si scoprono soluzioni alternative per promuovere il proprio lavoro. Un esempio di questi giorni è la formazione online: sono moltissimi tra professionisti e aziende che, sotto la bandiera dello smart working, si stanno organizzando (con più o meno entusiasmo) per raggiungere dipendenti, collaboratori e clienti a distanza.
Cosa significa Smart Working (lavoro agile)
Se prendiamo una definizione molto diffusa, quella di Wikipedia, leggiamo:
«una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato stabilita mediante accordo tra le parti, anche con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro, con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento dell’attività lavorativa.»
Non voglio dire che questa definizione sia sbagliata, ma è quanto meno limitata. Innanzitutto smart working è una filosofia, un modus operandi impresso nel nostro di essere professionisti. Non significa lavorare poco, non significa lavorare a casa, non significa lavorare in spiaggia, non significa lavorare quando vuoi.
Significa lavorare smart dove in questo contesto “smart” significa in modo non convenzionale, rispetto al classico* sistema di spostamenti, sedi, uffici, poltrone, ruoli…
* Il termine “classico” qui non ha un’accezione negativa, significa piuttosto consolidato, comunemente accettato.
Mi piace molto l’articolo di Andrea Solimene “Cos’è lo Smart Working? La definizione, quella vera” che presenta nel modo corretto la questione sul lavoro agile.
Lo Smart Working è un nuovo approccio al nostro modo di lavorare e collaborare all’interno di un’organizzazione in cui alla base ci sono tre elementi chiave:
- la revisione della leadership e del rapporto tra manager e dipendente (da controllo a fiducia);
- il ricorso a tecnologie collaborative in sostituzione ai sistemi di comunicazione rigidi;
- la riorganizzazione del layout e degli spazi di lavoro che vanno oltre le 4 mura di un ufficio.
Questo nuovo approccio pone al centro dell’organizzazione la persona, facendo convergere gli obiettivi personali e professionali con quelli aziendali, in un unico modus operandi che garantisce una maggiore produttività aziendale.
Quindi per fare della formazione online efficace devi essere smart 🙂
Come organizzare la formazione online
Superata la doverosa premessa, arriviamo al dunque dell’articolo: come organizzare corsi, webinar, meeting di formazione online per raggiungere a distanza dipendenti, collaboratori e clienti.
Prima di vedere gli strumenti che ti consiglio, facciamo una distinzione tra due modalità di interazione online: meeting e webinar:
- I meeting sono di fatto riunioni, con più o meno partecipanti, ma dove tutti hanno (o comunque possono avere) la possibilità di interagire. Ad esempio, come avviene seduti ad un tavolo, durante un meeting online i partecipanti (che generalmente si vedono tra loro in video) possono intervenire prendendo la parola oppure condividendo contenuti. Questa è la soluzione per la classe di studenti/corsisti.
- I webinar sono invece monodirezionali, perché il docente/formatore/host detiene il controllo della comunicazione e fondamentalmente i partecipanti vedono e ascoltano. Nei webinar generalmente chi assiste può intervenire attraverso una chat condivisa.
Esistono naturalmente delle varianti (ad esempio le condivisioni dello schermo per collaborare), anche per meeting e webinar, ma in linea di massima sono queste due le soluzioni più diffuse per la formazione live (quindi stiamo parlando di formazione in diretta).
Quali software utilizzare per webinar e meeting online
Sicuramente hai già cercato nel Web soluzioni software per realizzazione formazione online sotto forma di webinar e meeting. Avrai notato la ricca disponibilità di scelta e probabilmente ora sei un po’ confuso.
Questo articolo vuole segnalarti le soluzioni che ho testato personalmente e che trovo davvero semplici da utilizzare.
Zoom è una delle piattaforme più utilizzate al mondo. Con questa soluzione puoi fare sia meeting che webinar. Ha una pacchetto free con l’unica limitazione dei 40′ a meeting. Per fare i webinar è necessario acquistare l’add-on a pagamento. L’interfaccia è in inglese, ma sempre molto semplice da gestire.
Google Meet fa parte della G Suite, il celebre pacchetto di software Google. Non esiste una versione free, ma solo una trial di 14 giorni. C’è da dire che il costo è davvero accessibile e inoltre comprende molte altre soluzioni per comunicare e lavorare in produttività.
Skype non ha certo bisogno di presentazioni, è la piattaforma di comunicazione chat per eccellenza. I vantaggi sono molti, tra cui la facilità di utilizzo e la completa gratuità. Secondo me funziona meglio quando i partecipanti sono pochi (4/5 persone), ma rimane comunque una soluzione validissima anche per gruppi più numerosi.
Microsoft Teams è l’evoluzione di Skype for Business. Questo software è disponibile in versione gratuita e garantisce molti strumenti per collaborare a distanza, fare meeting chat e condividere facilmente documenti.
Whereby è un software davvero utile perché permette di creare un meeting con pochi clic e senza installare nulla. Esiste una versione free fino a 4 partecipanti e garantisce una stabilità di connessione davvero notevole.
Altre soluzioni per meeting e webinar
Come abbiamo detto il Web è davvero ricco di soluzioni per creare webinar e video meetings online, più o meno professionali, gratuite e a pagamento, con e senza installazione. I software sopra riportati li utilizzo regolarmente e posso garantire che funzionano davvero bene.
Qui di seguito propongo un elenco di alcune altre soluzioni che utilizzo poco oppure solo come partecipante:
La lista potrebbe includere altri 30 nomi di piattaforme, ma non avrebbe senso segnalarle visto che non le ho mai provate.
Cosa serve per fare formazione online
In questo paragrafo non voglio parlarti della questione marketing, ovvero quale strategia devi creare per organizzare e promuovere efficacemente la tua formazione online (meriterebbe un articolo dedicato). Desidero fornirti alcune informazioni su cosa tecnologicamente serve per fare in modo che l’esperienza degli utenti sia di ottimo livello.
Connessione Internet veloce
Non serve nemmeno che ti dica che hai bisogno di una connessione a Internet solida e con prestazioni di alto livello. Molto spesso trovi requisiti minimi come 1 Mbps oppure linea 3G, ma sappiamo benissimo che non è mai sufficiente. Molto meglio avere requisiti minimi come una linea 100 Mbps/10Mbps (download/upload) oppure una linea 4/5G. Questo non significa che con linee “più lente” sia impossibile proporre webinar e meeting, significa che non puoi aspettarti di fare un meeting con 10 persone in video e avere un segnale audio/video regolare e stabile (esperienza utente bassa).
Webcam e microfono di qualità
La componente audio-video è ovviamente determinante per il successo del webinar/meeting. I notebook hanno tutti una Webcam con microfono integrato anche se non sempre di buon livello. Se il tuo obiettivo non è professionale (nel senso che fai connessioni per divertimento o occasionali) puoi utilizzare quello che già possiedi. Se invece webinar e meeting li realizzi per lavoro e quindi la qualità professionale dell’audio-video sono determinanti ti consiglio di dotarti (qualora non lo fosse già il tuo computer) di Webcam e/o microfoni di qualità).
Il consiglio che ti posso dare è di scegliere una Webcam di qualità come la Logitech C920S HD Pro che con un costo accessibile offre prestazioni audio video davvero notevoli.
Se hai la necessità di un microfono da tavolo ti consiglio il Blue Snowball Ice che offre una qualità audio davvero di alto livello (anche per registrazioni di gruppo).
Se invece utilizzi molto lo smartphone per fare le riprese, potresti ottimizzare l’audio del telefono con un microfono esterno come il Rode Videomic Me che non solo migliora la registrazione audio del cellulare, ma la rende anche direzionale.
Conclusioni
L’obiettivo di questo articolo è fornire alcuni suggerimenti utili per trovare la piattaforma giusta per la formazione online professionale. Il consiglio che ti posso dare è di scegliere uno dei software elencati e testarlo per le tue esigenze, perché solo tu puoi sapere cosa hai davvero bisogno durante le sessioni video.
Se vuoi una piattaforma 100% free e non desideri passare a nessun pacchetto a pagamento prova Zoom o Whereby. Se le connessioni video le farai con poche persone potresti anche lavorare con Skype. Se invece sei disposto anche ad investire in queste soluzioni Google Meet (che puoi comunque testare gratuitamente) è da provare assieme alle altre.
Buon lavoro!

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